Sono già un paio d’anni che l'HD, l’alta definizione a partire da 720p, su cavo coassiale è una realtà concreta nella video sorveglianza di tutti i giorni; aspettandosi che nel 2018 il 90% delle telecamere siano HD su coassiale.

È iniziato come un’alternativa percorribile e facile per le telecamere IP e i videoregistratori, permettendo il riutilizzo del cavo coassiale convenzionale del video analogico o CVBS, ormai estinto, e apportando vantaggi come la telemetria, controllo PTZ e accesso a menù, sullo stesso cavo coassiale. Tutto questo con lunghezze anche al di sopra dei 100 metri standard dell’ ethernet con cavo UTP per IP e senza latenza apprezzabile.

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Evoluzionando e adattando gli standard nel mondo della produzione video in HD-SDI, attualmente le principali tecnologie HD sono tre:

  • HDCVI (High Definition Composite Video Interface), uno dei primi a comparire, ma con produttore esclusivo Dahua, con una forte presenza in Europa e in America.
  • HDTVI (High Definition Transport Video Interface), nato po 'più tardi, migliorando l’ esistente e con il supporto e l'esperienza di più di 100 produttori, con leader come Hikvision, TVT o Safire, con una presenza in tutto il mondo, in particolare in Europa.
  • AHD (Analog High Definition), nato successivamente e qualitativamente inferiore, più diffuso in alcune parti dell'Asia.

L’ HD su collegamento coassiale si è fissato con sensori 2 megapixel e 1080p, la risoluzione FullHD, considerata basica in tutti i televisori e l’ampliamento delle distanze di trasmissione fino ai a 500 m, permettendo l'uso dei baluns, ricetrasmettitori di coassiale a UTP, specifici per HD.

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Non ancora definendosi gli standard che rimarranno nel tempo, simile a quello che è successo con i videoregistratori DVD, che erano DVD + R e DVR-R e poi tutti furono DVD ± R; nell’ HD su coassiale le prime sono state le telecamere che hanno acquisito la capacità 4 in 1, cioè HDTVI, HDCVI, AHD e CVBS presenti nella stessa camera. Potendo cambiare la tecnología del DVR, all’ installarlo, senza aumentare i costi, rendendo la sostituzione e la conservazione a magazzino di telecamere più efficente. E pochi mesi fa, i videoregistratori 5 in 1, a cui possono essere collegati telecamere HDCVI, HDTVI, AHD e CVBS su coassiale e IP, consentendo in pratica di utilizzare qualsiasi telecamera esistente o le ultime potenti nuove funzionalità.

Questa capacità 5 in 1 è stata introdotta con la versione 3.0 dalle tecnologie HD su coassiale, che hanno aumentato la longitudine dei cavi oltre i 1000m per i video, permettendo l'alimentazione su cavo coassiale (PoC, Power Over Coaxial) e la trasmissione della risoluzione di sensori di 3, 4 e 5 megapixel, superando il FullHD, sopra molte telecamere IP.

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Infine, possiamo dire che il futuro è già presente, con le versioni 4.0 di HDTVI e HDCVI, già in produzione e disponibili in autunno di quest'anno, in coincidenza con il 4K (4 volte 1080p), sempre più comuni e adattabili su schermi e monitor consentendo risoluzioni di 8Mpx aumentando le distanze di trasmissione video su coassiale sopra il chilometro.

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Non c'è dubbio che l'HD su coassiale ha significato la rivoluzione del CCTV ed è ancora in corso, consentendo l'aggiornamento di impianti esistenti, fornendo la tecnologia più moderna di tutte, distanze dei cavi prima inimmaginabili, senza preoccupazioni su che tecnologia scegliere grazie a dispositivi con tutti gli standard in uno e soprattutto con la semplicità che implica l'uso professionale del cavo coassiale.

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